L'astrologia è un’antica materia basata sull’osservazione e lo studio delle posizioni e dei movimenti dei pianeti,…
STORIA DELL’ASTROLOGIA ESOTERICA
L’astrologia ha origini molto antiche, che si collocano nella civiltà mesopotamica, situata tra i fiumi Tigri ed Eufrate, in quella che è oggi l’Iraq.
Gli antichi Sumeri e Babilonesi furono tra i primi a osservare il cielo notturno e registrarne i movimenti. Credevano che gli astri, tra cui il Sole, la Luna e i pianeti, avessero un’influenza sugli eventi terrestri.
Le tavole astrali sumere contenevano previsioni basate sulla posizione di pianeti e stelle, considerate indicatori divini dei destini individuali e collettivi.
Gli astrologi mesopotamici erano spesso sacerdoti, e le loro conoscenze erano utilizzate per consigliare re e governanti sulle decisioni di stato.
In parallelo, l’Antico Egitto associava gli astri agli dei, in particolare, associavano Thot come dio dell’astronomia, della scrittura e della sapienza ermetica.
La loro osservazione era fondamentale per la creazione di un calendario basato su cicli astronomici come il periodo di Sirio e Sothis, molto importante per l’agricoltura e le festività.
Gli astrologi egiziani, spesso sacerdoti di alto rango, interpretavano gli eventi celesti per guidare decisioni importanti e offrire consigli basati su una profonda comprensione degli influssi astrali.
L’astrologia nell’Antico Egitto non era solo una pratica di previsione, ma costituiva anche un elemento essenziale nelle cerimonie sacre e nei rituali esoterici.
Con l’ascesa della Grecia, filosofi come Pitagora e Platone contribuirono a plasmare le radici filosofiche di questa disciplina.
Pitagora, noto per la sua scuola di pensiero numerico, stabilì connessioni tra i movimenti celesti e i principi matematici, sottolineando la relazione tra gli astri e i concetti numerici fondamentali. Mentre Platone, nel suo dialogo “Timeo“, introdusse una prospettiva cosmologica che influenzò l’astrologia, considerando il cosmo come un organismo vivente e ordinato, dove i corpi celesti avevano significati simbolici.
Il periodo greco-ellenistico e dell’Impero Romano, segnò una fase di fioritura per l’astrologia, in cui le tradizioni astrologiche babilonesi ed egiziane si fusero con le influenze filosofiche greche, creando un sistema astrologico più complesso.
Uno dei personaggi più influenti di questo periodo fu Claudio Tolomeo, un astronomo, matematico e astrologo greco che visse ad Alessandria d’Egitto nel II secolo.
Le sue opere più significative furono “Almagesto”, un trattato astronomico all’interno del quale organizzò le conoscenze dell’epoca, fornendo una visione geocentrica del sistema solare; e “Tetrabiblos“, un trattato che delineò i fondamenti dell’astrologia occidentale, in cui approfondì l’influenza dei pianeti sulla vita umana e la correlazione tra le posizioni celesti e gli eventi terreni, integrando i principi astronomici con le tradizioni astrologiche babilonesi ed egiziane.
Durante il Medioevo, l’astrologia era diffusa e aveva una certa rilevanza nella cultura dell’epoca. Gli astrologi spesso lavoravano presso corti reali, offrendo consulenze basate sull’interpretazione degli astri per previsioni e consigli sulla vita dei sovrani e sugli affari di stato.
Il sistema geocentrico di Tolomeo, con le sue sfere celesti, dominava ancora il pensiero astrologico dell’epoca, e opere come il “Liber Astronomiae” di Guido Bonatti riflettevano l’importanza dell’astrologia nella società medievale.
Tuttavia, nel periodo medievale, la Chiesa cattolica guardò con sospetto l’astrologia che
oscillava tra tolleranza e disapprovazione. In alcuni periodi e contesi, l’astrologia venne addirittura condannata perchè considerata una disciplina eretica.
Con il Rinascimento, nuove prospettive scientifiche, come l’eliocentrismo di Copernico, avviarono un cambiamento di paradigma, mettendo in discussione l’approccio astrologico e aprendo la strada alla separazione tra astrologia e astronomia, che fino a quel momento erano spesso considerate come discipline strettamente connesse.
Parallelamente, nel periodo rinascimentale, l’astrologia si fuse con le discipline esoteriche, dando vita a una sintesi di conoscenze che influenzò profondamente la cultura dell’epoca.
Una figura rilevante di questo periodo fu Marsilio Ficino, che nel XV secolo integrò l’astrologia all’interno della sua visione neoplatonica, collegandola all’ermetismo e alla filosofia, vedendola come uno strumento per poter comprendere il rapporto tra l’uomo e l’universo. Egli credeva che gli astri influenzassero la psiche umana e che la comprensione di tali influenze potesse portare a una crescita spirituale.
Un altro personaggio di rilievo, anch’esso del XV secolo, fu Giovanni Pico della Mirandola, il quale sviluppò un approccio sincretico, connettendo l’astrologia alla Cabala ebraica e alla magia per esplorare una visione filosofica e teologica più ampia della conoscenza, cercando di dimostrare la capacità umana di superare le influenze astrali e di plasmare attivamente il proprio destino attraverso la comprensione e la virtù.
Nel XVI secolo, Heinrich Cornelius Agrippa, nella sua opera “De Occulta Philosophia” ampliò questa sinergia di discipline esoteriche, coinvolgendo anche l’alchimia nel suo sistema di pensiero, sottolineando come l’astrologia potesse essere collegata alla trasformazione spirituale e al processo di trasmutazione degli elementi nella pratica alchemica, al fine di comprendere il significato più profondo dell’esistenza umana e della connessione con il divino attraverso una sintesi filosofica.
Inoltre, il medico e alchimista Paracelso, contemporaneo di Agrippa, applicò l’astrologia e l’alchimia alla medicina, cercando di comprendere le influenze astrali sulla salute umana, sostenendo che le influenze astrali avessero un ruolo nel definire le caratteristiche fisiche e la salute generale di una persona.
Nel periodo dell’Illuminismo, l’astrologia si collocò al punto di incontro tra la crescente razionalità e interesse per l’occultismo.
Un personaggio chiave di questo periodo fu Antoine Court de Gébelin, il quale, attraverso il suo lavoro “Le Monde Primitif“, contribuì in modo significativo a collegare le materie esoteriche (quindi anche l’astrologia), con i tarocchi, dando loro una nuova interpretazione.
Gébelin credeva che i tarocchi rappresentassero un libro ermetico dell’antichità, un mezzo per conservare e trasmettere antiche conoscenze occulte. Collegò ciascuna carta dei tarocchi a corrispondenti simboli astrologici, interpretandoli come chiavi per svelare segreti cosmici e divinare il destino.
Ad esempio, attribuì significati astrologici alle figure dei tarocchi maggiori, collegando gli arcani a pianeti, segni zodiacali e influenze astrali.
Dall’altra parte, alcuni illuministi erano critici nei confronti dell’astrologia, sottolineando la necessità di basare le credenze su prove scientifiche e razionali.
Nel corso del XIX e XX secolo, un periodo caratterizzato da una sempre più crescente fascinazione per l’occulto e lo spirituale, l’astrologia divenne una componente chiave nella pratica magica e la divinazione di vari ordini esoterici e personalità influenti.
Gli occultisti di questo periodo esploravano le connessioni tra l’astrologia e altre discipline esoteriche, come l’ermetismo, l’alchimia e la Cabala ermetica, perseguendo una comprensione più profonda del mondo spirituale.
Una figura di grande rilevanza nel XIX secolo fu Èliphas Lévi, che integrò l’astrologia alla sua pratica magica attraverso un approccio che enfatizzava l’utilizzo di simbologia e corrispondenze astrologiche per canalizzare e dirigere le energie sottili, al fine di aumentare l’efficacia delle sue pratiche.
La sua influenza si estese ben oltre il suo tempo, ispirando numerosi occultisti nel secolo successivo che hanno abbracciato e sviluppato le sue idee nel contesto delle proprie pratiche.
Nel 1883, venne fondato l’Ordine Ermetico della Golden Dawn, che vide un ulteriore sviluppo di questa sinergia tra astrologia e magia cerimoniale, con l’adesione da parte di personaggi influenti nel panorama esoterico e occulto come Dion Fortune e Aleister Crowley, che contribuirono a consolidare il ruolo dell’astrologia all’interno delle pratiche magiche.
Fortune, in particolare, successivamente fondò la sua organizzazione esoterica, la Fraternity of the Inner Light, dove continuò ad esplorare il legame tra astrologia e magia.
Nella sua opera “La Cabala Mistica“, Fortune utilizzò l’astrologia come strumento per interpretare i simboli della Cabala ermetica, assegnando ai diversi sentieri e sfere corrispondenze specifiche con pianeti e segni zodiacali. offrendo un approccio che integrava gli insegnamenti astrologici nelle pratiche mistico-esoteriche.
Crowley invece, divenuto una figura centrale nell’occultismo del XX secolo, delineò la sua filosofia chiamata Thelema, e nel suo libro “Liber 777“, Crowley fornì corrispondenze astrologiche dettagliate che integravano i principi astrologici con quelli della Cabala ermetica e della magia cerimoniale, utilizzando l’astrologia come un quadro simbolico e un mezzo di divinazione.
Nella sua opera “La Cabala Mistica“, Fortune utilizzò l’astrologia come strumento per interpretare i simboli della Cabala ermetica, assegnando ai diversi sentieri e sfere corrispondenze specifiche con pianeti e segni zodiacali. offrendo un approccio che integrava gli insegnamenti astrologici nelle pratiche mistico-esoteriche.
Crowley invece, divenuto una figura centrale nell’occultismo del XX secolo, delineò la sua filosofia chiamata Thelema, e nel suo libro “Liber 777“, Crowley fornì corrispondenze astrologiche dettagliate che integravano i principi astrologici con quelli della Cabala ermetica e della magia cerimoniale, utilizzando l’astrologia come un quadro simbolico e un mezzo di divinazione.
Nello stesso secolo, Carl Gustav Jung, Alice Bailey e Dane Rudhyar, che hanno delineato un percorso diverso, si sono focalizzati sull’integrazione dell’astrologia con la psicologia e la spiritualità.
Jung, pioniere della psicologia analitica, ha esplorato il simbolismo astrologico attraverso l’inconscio collettivo e la sincronicità.
Bailey, con la sua opera “Astrologia Esoterica“, ha contribuito a una prospettiva spirituale, introducendo concetti legati all’evoluzione spirituale, alla gerarchia spirituale e alla connessione tra i pianeti e le forze spirituali superiori. Mentre Rudhyar, noto per la moderna astrologia transpersonale, ha enfatizzato la crescita personale, la consapevolezza e la trasformazione attraverso l’interpretazione dei cicli astrali.
Oggi, l’astrologia vive una rinascita, abbracciata da un pubblico sempre più vasto. Astrologi moderni reinterpretano antiche tradizioni, integrando le conoscenze astrologiche con la psicologia, la spiritualità e la consapevolezza di sé.
Le previsioni astrologiche si intrecciano con la crescita personale e l’esplorazione interiore, creando un ponte tra microcosmo e macrocosmo.
Le previsioni astrologiche si intrecciano con la crescita personale e l’esplorazione interiore, creando un ponte tra microcosmo e macrocosmo.
In conclusione, l’astrologia e l’esoterismo hanno viaggiato insieme attraverso i secoli, intrecciando storie di antica saggezza e conoscenze arcane. Queste due discipline offrono un percorso di esplorazione interiore e di crescita personale, incoraggiando una consapevolezza più ampia e un profondo legame con l’universo.
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Sayuri Tsukiakari