La simbologia dei sette metalli planetari è profondamente legata alla cosmologia e alla filosofia dell'alchimia. Ogni…
LA SIMBOLOGIA ALCHEMICA: I TRIA PRIMA
Il concetto di Tria Prima (o Tre Principi) è stato introdotto da Paracelso, alchimista, filosofo e medico svizzero del XVI secolo.
I Tria Prima sono rappresentati da zolfo, mercurio e sale; e costituiscono gli elementi base da cui, secondo la tradizione alchemica, tutto è formato.
Gli alchimisti sostenevano che qualsiasi materiale potesse essere creato combinando mercurio e zolfo in diverse quantità. Successivamente, Paracelso aggiunse il sale come terzo elemento da utilizzare durante il processo alchemico, che stava ad indicare la materialità.
Per capire meglio questo principio, dobbiamo pensare al fuoco brucia il legno; le fiamme rappresentano la combustibilità dello zolfo, il fumo rappresenta la volatilità del mercurio e le ceneri rappresentano la solidità del sale.
Importante considerare che questi non vanno intesi solamente come elementi in se, ma vanno interpretati soprattutto come archetipi spirituali. Infatti, secondo la visione di Paracelso, zolfo, mercurio e sale corrispondono rispettivamente ad anima, spirito e corpo, e tramite il processo alchemico, andavano liberati dal loro aspetto fisico e trasfigurati in un senso spirituale, al fine di realizzare la Grande Opera e raggiungere la trasmutazione interiore.
Paracelso inoltre, applicò i principi dei Tria Prima anche alla medicina, sviluppando nuovi approcci terapeutici che integravano la conoscenza alchemica con le pratiche mediche tradizionali.
Egli sosteneva che molte malattie potessero essere trattate e guarite manipolando gli equilibri dei tre principi all’interno del corpo umano.
Andiamo ora ad analizzare nel dettaglio le proprietà alchemiche di questi tre elementi.
ZOLFO
Lo zolfo rappresenta l’anima.
Viene associato all’aspetto maschile e attivo; simboleggia coscienza ed espansione di pensiero, e le sue proprietà sono secchezza, calore, espansione e dissoluzione.
Lo zolfo è associato al principio di combustibilità, in quanto è connesso all’elemento fuoco e al Sole.
Lo zolfo, combinato col mercurio liquido, veniva trasformato in mercurio igneo, detto anche mercurio filosofico, per realizzare le nozze alchemiche. Questo termine simboleggia l’unione degli opposti, ovvero la fusione del principio maschile e femminile, di Sole e Luna, per riuscire a ottenere così la “quintessenza” tramite l’equilibrio degli opposti, al fine di purificare sia la materia che l’anima, per poter raggiungere la perfezione e la trasformazione spirituale.
MERCURIO
Il mercurio rappresenta lo spirito.
Viene associato all’aspetto femminile e passivo, complementare allo zolfo.
Simboleggia intelletto, immaginazione, facoltà mentali superiori, e le sue proprietà sono quelle di flessibilità e adattabilità.
Il mercurio è associato al principio di fusibilità e volatilità, ed è connesso agli elementi acqua e aria, nonché alla Luna.
Gli alchimisti credevano che il mercurio potesse creare un ponte tra il corpo (sale) e l’anima (zolfo) trascendendo lo stato liquido e solido, così come la vita e la morte.
SALE
Il sale rappresenta il corpo.
Viene associato all’aspetto stabile e solido della triade alchemica, complementare agli aspetti animico e spirituale.
Esso è l’elemento neutro, il mediatore tra l’aspetto maschile e attivo dello zolfo, e l’aspetto femminile e passivo del mercurio che annulla i loro opposti e crea equilibrio.
Simboleggia saggezza e conoscenza; e ha proprietà di condensazione, sedimentazione e cristallizzazione.
Si associa al principio di incombustibilità e non volatilità ed è connesso all’elemento terra.
In conclusione, possiamo dire che i Tria Prima costituiscono il fondamento della pratica alchemica. Zolfo, mercurio e sale, ognuno con le proprie caratteristiche e significato simbolico, rappresentano le forze primordiali presenti in tutte le cose, considerati essenziali per il raggiungimento della Grande Opera.
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Sayuri Tsukiakari