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STORIA DELL’ALCHIMIA

L’alchimia è un antico e complesso sistema di conoscenza e pratica che grazie al suo simbolismo ricco di significati profondi e alla sua ricerca della trasformazione spirituale, ha profondamente influenzato la tradizione esoterica e occulta nel corso dei secoli.
In questo articolo esploreremo la storia dell’alchimia evidenziando i principali periodi storici e alcune delle figure chiave che ne hanno plasmato il percorso.
 
L’alchimia ha radici antichissime che affondano nell’antico Egitto e nella Grecia classica intorno al 300 a.C. sulla base dei testi attribuiti a Ermete Trismegisto, una figura leggendaria che ha combinato le tradizioni egiziane e greche, contribuendo a creare le basi della disciplina alchemica. 
I primi alchimisti iniziarono a sperimentare al fine di raggiungere la “chrysopoeia“, ovvero la trasmutazione dei metalli come il piombo in oro, ma il loro obiettivo principale era la “Grande Opera” ovvero la ricerca della “pietra filosofale“, una sostanza che oltre al potere di trasmutare la materia, si credeva essere in grado di conferire onniscienza e immortalità. 
Figure come Maria la Giudea e pochi secoli dopo Zosimo di Panopoli, furono pionieri in questo periodo e il simbolismo astrologico ed ermetico iniziò a emergere nei testi alchemici. 
 
Durante il Medioevo, l’alchimia guadagnò notorietà in Europa. I laboratori segreti, i manoscritti criptici e le ricerche sulla pietra filosofale erano all’ordine del giorno. Figure come Alberto Magno e Roger Bacon contribuirono alla diffusione dell’alchimia nel mondo occidentale. 
Questo periodo vide anche l’ascesa dell’alchimia spirituale, in cui la trasmutazione interiore divenne un obiettivo altrettanto importante quanto la trasmutazione dei metalli. 
 
Il Rinascimento portò una nuova vitalità all’alchimia, con figure come Marsilio Ficino, Heinrich Cornelius Agrippa, Paracelso e John Dee che cercavano di unire l’alchimia con la filosofia e la magia
L’uso del simbolismo ispirato dalla Cabala ermetica e dall’ermetismo crebbe notevolmente in questo periodo. La pietra filosofale divenne un simbolo di conoscenza spirituale e dell’illuminazione interiore. 
 
Nel periodo Illuminista, con l’ascesa della chimica moderna iniziò il declino dell’alchimia. Tuttavia, figure come Robert Boyle e Isaac Newton, spesso considerati padri della chimica moderna, erano anch’essi alchimisti. 
L’alchimia scientifica si concentrò sempre più sulla ricerca di principi chimici anziché sulla trasmutazione dei metalli e il simbolismo alchemico divenne un’interessante fonte di ispirazione per poeti e artisti. 
 
Tra il XIX e il XX secolo, nonostante il precedente periodo di declino, l’alchimia riconquistò rilevanza e intrecciandosi nuovamente con le tradizioni esoteriche e occulte, contribuendo a una rinascita dell’interesse per le sue profonde implicazioni spirituali e simboliche. 
Figure come Éliphas Lévi e Aleister Crowley integrarono l’alchimia nelle loro pratiche magiche rituali. Il simbolismo alchemico divenne parte integrante dell’occultismo, influenzando vari ordini come i Rosacroce, la Golden Dawn e l’Ordo Templi Orientis. L’idea della trasmutazione mentale e dell’illuminazione interiore rimase centrale.  
 
Sempre nel XX secolo, anche il celebre psicologo svizzero Carl Gustav Jung fu influenzato dall’alchimia, in particolare nello sviluppo del suo concetto dell’inconscio collettivo.  
Secondo Jung l’alchimia rappresentava un potente sistema simbolico e metaforico che aveva un profondo significato psicologico e spirituale
Egli utilizzò l’alchimia come un punto di riferimento chiave nella sua teoria psicologica, sostenendo che i simboli alchemici associati agli archetipi, ovvero immagini e simboli universali, riflettessero gli aspetti più profondi e inconsci della psiche umana.
Per Jung quindi l’alchimia non era tanto una pratica fisica, quanto una via per comprendere la psicologia umana e promuovere la crescita personale.   
 
Nel XXI secolo, l’alchimia continua ad essere oggetto di interesse per coloro che si dedicano all’ambito dell’esoterismo e dell’occultismo, della storia delle scienze e della filosofia. 
Gli alchimisti moderni si concentrano sulla comprensione dei simboli alchemici cercando di utilizzarli come strumenti per la crescita personale, l’individuazione e la trasformazione interiore attraverso pratiche simboliche, rituali, meditazioni e lo studio dei testi alchemici storici. 
 
In conclusione, l’alchimia ha attraversato secoli di evoluzione passando dalla ricerca pratica della trasmutazione dei metalli a una via simbolica per la crescita personale e l’illuminazione interiore, continuando ancora oggi a influenzare con il suo simbolismo profondo gli artisti, i filosofi e i praticanti delle discipline esoteriche e occulte.
 
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Sayuri Tsukiakari
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